Alberto Casiraghy, al secolo Casiraghi, è nato nel 1952 a Osnago, in Brianza, dove vive. Il suo nome è inscindibile da quello della casa-editrice Pulcinoelefante, una realtà unica nel mondo dell'editoria, apprezzata dai più raffinati cultori.
Una casa-editrice in mezzo alla quale troneggia l’Audax Nebbiolo salvata dalla demolizione, con cui Alberto stampa in tiratura limitatissima i suoi “pulcini”: piccoli libri di otto pagine stampati con caratteri mobili Bodoni su carta Hahnemühle tagliata a mano, decorati e cuciti sul grande tavolo della sua cucina.
I titoli sfornati giornalmente da Alberto, dal 1982 a oggi sono quasi 12mila. Vanni Scheiwiller lo definì “il panettiere degli editori”, “l’unico che stampi in giornata”. I suoi “pulcini” sono stati esposti anche all’estero: a New York, all’Indiana University di Bloomington, a Berlino, aTokyo, a Lisbona e Coimbra.
Nella casa-editrice − un'isola di creatività − di Alberto e nella sua vita sono approdate migliaia di persone e di personaggi, molti dei quali famosi: Allen Ginsberg, Bruno Munari, Ettore Sottsass, Enrico Baj, Sebastiano Vassalli, Roberto Cerati, Maurizio Cattelan, Gillo Dorfles, Silvio Soldini.
In testa a tutti, non soltanto per numero di edizioni, Alda Merini: "Con Alda mi sono quasi fidanzato" scherza Casiraghy, che con i suoi autori ha un rapporto umano straordinario.
“Giorni fa Gillo Dorfles mi ha detto: lo sai che mi sento più giovane dall’ultima volta che sono stato qui?” racconta.
Alberto Casiraghy, liutaio e violinista da giovane, poi disegnatore, tipografo alla Same di piazza Cavour, a Milano, è autore di varie raccolte di poesie e aforismi, quieti e inquieti.
Da qualche tempo è presente in Facebook.