Ray Bradbury, l'autore di «Farenheit 451», scriveva così tanto da dimenticare i testi scritti.
Ecco la dedica-ringraziamento a un amico che compare all'inizio di questo libro: "Un grazie a Donn Albright per aver scovato nella mia cantina e scoperto un mucchio di racconti che non ricordavo più di aver scritto. È lui il mio cacciatore di tesori".
Ray Bradbury racconta nell'Introduzione di questo libro come sono nati i racconti che, insieme a una lunga poesia scritta in un solo giorno, compongono la raccolta: "Riassumendo, molti dei racconti che leggerete si sono impossessati di me in questo o in quel momento, e non mi hanno lasciato libero finché non li ho inchiodati alla pagina".
Scritti, dimenticati, ritrovati dopo la morte dell'amata moglie Maggie, cui il libro è dedicato, e pubblicati in America nel 2004, dieci anni dopo in Italia.
Il pigiama del gatto, che dà il titolo a questa raccolta, è stato scritto nel 2003.