La storia di Maria Marra e la Storia, intrecciate e irrorate da un lungo caffè amaro, come quello bevuto dalla nonna cui l’Autrice si è ispirata, pur non avendola conosciuta.
Il racconto di Simonetta Agnello Hornby ha inizio in Sicilia nell’ultimo decennio dell’Ottocento, attraversa il Novecento per chiudersi nel secondo dopoguerra. Maria è una delle sue indimenticabili eroine. Domina la narrazione con la sua personalità, la determinazione con cui accetta il matrimonio denso di incognite con il ricco baronello Pietro Sala e poi affronta la scoperta dell’amore per Giosuè, figlio Tonino Sacerdoti, animatore dei Fasci siciliani ucciso il 20 gennaio del 1893 e di un’ebrea: socialisti entrambi, come Ignazio Marra, che accoglie il piccolo orfano nella sua famiglia.
Pietro, colto viveur, donnaiolo, inaffidabile, unico erede di una ricca famiglia di nobili agrigentini di fresca data, è avvezzo ad avere ciò che vuole. Vuole la tenuta Fuma Vecchia, della cui vendita si occupa l’avvocato Ignazio Marra e, non appena la vede, vuole Maria, giovanissima figlia maggiore dell’avvocato. È ammaliato dalla sua bellezza, dalla sensualità dei suoi occhi vellutati e parlanti: un innamoramento d’altri tempi, che però avviene con modalità e linguaggi tipici dell’epoca e dell’Isola. “Me la dareste?” chiede a Ignazio senza neppure conoscerla e rinunciando alla dote. I verbi dei suoi sentimenti sono volere e dare.
Maria, nella sua famiglia borghese è stata istruita, educata e nutrita di ideali socialisti dai genitori Ignazio e Titina. Ama la musica e aspetta il suo turno per suonare il pianoforte di casa; vorrebbe continuare a studiare e fare almeno l’insegnante per aiutare la numerosa famiglia.
Tradizioni e spirito indomito convivono nella quindicenne che accetta, consapevole, la sfida del matrimonio con Pietro, verso il quale prova una forte attrazione. Maria supera malevolenze familiari, convenzioni, resistenze; mette al mondo dei figli, amministra il patrimonio del marito, che ha il vizio del gioco.
Scopre poi il vero amore nel sentimento che da sempre la lega a Giosuè, cresciuto in casa sua: le loro anime ”sono aggrovigliate come una trizza i fimmina”. Il loro legame affettivo diventa una grande storia, per anni clandestina, che vivranno attraversando la Storia.
AUTORE > Simonetta Agnello Hornby
TITOLO > Caffè amaro
EDIZIONI > Feltrinellii; Collana > I Narratori
ANNO > 2016
PAGINE > 350; Prezzo di copertina > 18 euro (e-book 9,99 euro).
REPERIBILITÀ > Nelle librerie, in Rete, nelle biblioteche.
STRUTTURA DELL’OPERA > Quarantanove capitoli titolati, un Indice dei personaggi principali, una Nota dell’autrice (sulla Storia), i Ringraziamenti.
FOTOGRAFIE > La foto nella copertina del libro è di Ferdinando Scianna.
LUOGHI > Girgenti (Agrigento), Palermo, Roma, Tripoli, Milano, Crespi d’Adda, Tripoli.
PERSONAGGI STORICI > Francesco Crispi, Rosalie Montmasson, Giuseppe Zanardelli, Angelo Fortunato Formiggini, Ferdinando Martini, Lidio Cipriani.
AVVENIMENTI > Fasci siciliani (massacro di Caltavuturo, 20 gennaio 1893), Leggi razziali fasciste, Strage del pane (Palermo, 19 ottobre 1944).
INCIPIT > “Alta e lucida come il carro di Santa Rosalia, la Isotta Fraschini saliva rombando lungo la via Grande, una strada che attraversava serpeggiando il paese di Camagni. Sotto la capote di tela impermeabile, Pietro Sala era alla guida…”.
La Isotta Fraschini, come sottolinea Pietro Sala, si è fatta onore alla Targa Florio del 1907 − secondo anno della prestigiosa corsa che quest'anno ha celebrato la sua centesima edizione − conquistando il settimo posto. Foto>
UN BRANO > ”Tirò fuori dal canterbury lo spartito del Concerto in La minore di Edvard Grieg. Giosuè glie lo aveva regalato di recente, lei se n’era innamorata ma non l’aveva ancora mandato a memoria. Mise lo spartito sul leggio non prima di averne accarezzato la copertina.”.
Lettura > Avvincente