Neri Pozza ha voluto pubblicare in occasione dell’Earth Day, la Giornata della Terra, il libro di Amitav Ghosh La grande cecità. Il cambiamento climatico e l’impensabile.
L'Earth Day, nato nel 1970 per sottolineare la necessità di conservare delle risorse naturali terrestri, è divenuto un importante avvenimento educativo ed informativo. L’Earth Day Network, che lo coordina, vuole creare entro il 2020 una grande rete globale di cooperazione ambientale.
L'Earth Day, nato nel 1970 per sottolineare la necessità di conservare delle risorse naturali terrestri, è divenuto un importante avvenimento educativo ed informativo. L’Earth Day Network, che lo coordina, vuole creare entro il 2020 una grande rete globale di cooperazione ambientale.
Con La grande cecità, Amitav Ghosh torna alla sua brillante scrittura saggistica per affrontare l'argomento spinoso del cambiamento climatico.
Lo scrittore, giornalista e antropologo indiano scoprì anni fa, mentre scriveva Il paese delle maree, ambientato nell’arcipelago delle Sundarban, che i mutamenti geologici stavano diventando un cambiamento irreversibile: il segno di un inarrestabile ritrarsi delle linee costiere e di una continua infiltrazione di acque saline su terre coltivate. E che il surriscaldamento minacciava l’esistenza di numerose zone costiere della terra.
Gosh si chiede come reagisce la cultura e, in modo particolare, la letteratura dinanzi a questo stato di cose. Risponde in modo provocatorio che questa cultura, così intimamente legata alla storia del capitalismo, è stata capace di raccontare guerre e crisi, ma rivela una singolare, irriducibile resistenza ad affrontare il cambiamento climatico.
E denuncia in questo saggio-phamplet un occultamento della realtà nell’arte e nella letteratura contemporanee tale che «questa nostra epoca, così fiera della propria consapevolezza, verrà definita l’epoca della Grande Cecità».