Teatro

«La Tempesta» di William Skakespeare

ShakeTempesta Feltr2004LombardoLa Tempesta è l’ultima opera scritta per intero da William Skakespeare: si dice sia la più importante delle sue commedie, in quanto sintetizza il suo pensiero e tratta i temi del suo teatro.
La scelta di introdurre Shakespeare − commemorato nel 2016 per il quattrocentesimo anniversario della sua morte − attraverso La Tempesta, piuttosto che una delle famosissime tragedie, ha un motivo. Ho conosciuto il Bardo per la prima volta attraverso La Tempesta di Guglielmo Shakespeare, letta nell’edizione Bur del 1958, tradotta da Ugo Déttore: uno dei “grigini” con cui Rizzoli divulgava in edizione integrale ed economica grandi classici. Ma questa è un’altra storia.
Dodici anni, in vacanza. Di Shakespeare avevo soltanto sentito parlare e i fratellini grigi invogliavano. Se il Bardo, dopo la lettura, mi avesse chiesto cosa pensavo della sua commedia a lieto fine, avrei risposto con le parole di Miranda a Prospero: Your tale, sir, would cure deafness (“Il vostro racconto, signore, guarirebbe dalla sordità”).  
Continuo a credere che La tempesta (come  poche altre opere skakesperiane, lette subito dopo) imponga il suo fascino a prescindere dai livelli di lettura. Che sia largamente fruibile e apra i cancelli del fantastico, complesso mondo di Shakespeare.Shake TempBUR ilgrigino
La Tempesta ha una trama semplice ed è l’unica opera in cui sono rispettate le tre unità aristoteliche di luogo, tempo e azione non ne sappiamo però il motivo   pur ricorrendo all’analessi e alla prolessi per i ricordi e le anticipazioni di Prospero, che è il personaggio principale, in cui molti critici sono certi di ritrovare Shakespeare.
Prospero, mago, sapiente e duca di Milano, è spodestato dal fratello Antonio ed esiliato con la figlioletta Miranda e la sua amata biblioteca in un’isola  selvaggia in cui vivono un essere mostruoso, Calibano e un folletto, Ariel.
La commedia inizia con la tempesta, scatenata da Prospero per far naufragare la nave su cui viaggiano Antonio, Alonso, il re di Napoli che lo ha aiutato a spodestare Prospero e una composita ciurma. Nell’isola i naufraghi incontreranno dopo dodici anni Prospero, il suo mondo intriso di musica, suoni, arti drammaturgiche e magiche. Pronto a punirli, il vecchio saprà perdonarli e benedire le nozze dell’amata Miranda con Ferdinando, figlio del re di Napoli, prima di tornare a Milano. 
L’opera è stata scritta in gran parte in versi alessandrini, resi in italiano con endecasillabi sciolti. Vi sono però alcune traduzioni in prosa: nella serie speciale dedicata dalla Bur al teatro di Shakespeare, con testo a fronte e illustrazioni, la versione italiana di Gabriele Baldini è in prosa.
 
AUTORE > William Skakespeare  Traduzione e cura > di Agostino Lombardo 
TITOLO >  La tempesta
EDIZIONI >  Feltrinelli;  Collana >  Universale Economica - I Classici
ANNO >   2004  (2011)
PAGINE >   242;  Prezzo di copertina >  9 euro 
REPERIBILITÀ >  Nelle librerie, in Rete, nelle biblioteche.
 
STRUTTURA del libro >  Questa edizione, con testo originale a fronte, è stata dedicata a Giorgio Strehler dal traduttore e curatore, Agostino Lombardo, autore del testo introduttivo L’enigma della Tempesta, come degli scritti che seguono il corpo della commedia (cinque Atti):  Note, Nota al testo, Nota bibliografica su La Tempesta, Bibliografia essenziale su Shakespeare, Nota biografica, Cronologia delle opere.Shakesp il First Folio
PRECEDENTI e/o ALTRE EDIZIONI > Numerose. La prima apre la raccolta nell’In-folio del 1623 (Foto >). Fu preparata per la stampa sulla base di un manoscritto curato da Ralph Crane, scrivano professionista che lavorava per la King's Men company ed eseguì un lavoro di altissima qualità.
Una versione digitale dell’opera tradotta e curata da Goffredo Raponi è distribuita gratuitamente da Liber Liber - Progetto Manuzio, con la licenza specificata al seguente indirizzo Internet: http://www.liberliber.it/online/opere/libri/licenze/
OPERE SCATURITE > Numerose rappresentazioni teatrali. La prima al Whitehall Palace di Londra il 1° novembre del 1611, dai King’s Men, la compagnia cui Shakespeare apparteneva, al Whitehall Palace a Londra. 
Tra le più significative, citiamo quella di Giorgio Strehler, messa in scena al Piccolo Teatro di Milano nel 1978, su testo di Agostino Lombardo, replicata nel 1984 al Teatro Lirico di Milano: una pietra miliare nella storia del teatro italiano, tanto che la Rai la riprende integralmente e la manda in onda nel 1981.
Un dvd edito da Donzelli riproduce la registrazione integrale dell’opera trasmessa dalla Rai.
 
UN BRANO > Celebri e citatissime le parole (… We are such stuff/ As dreams are made on; and our little life/ Is rounded with a sleep…) pronunciate da Prospero, il protagonista (si dice rappresenti il Bardo).  Riportiamo il brano:Shake The Tempest 320 infolio 1a pag
“Figlio mio, hai l’aria stravolta,
Sembri spaventato. Sii sereno.
Il nostro spettacolo è finito.
Questi nostri attori,
Come ti avevo detto,
Erano tutti spiriti
E si sono dissolti nell’aria,
Nell’aria sottile.
E, come l’edificio senza fondamenta
Di questa visione,
Le torri ricoperte dalle nubi,
I palazzi sontuosi, I templi solenni,
Questo vasto globo, sì, 
E quello che contiene,
Tutto si dissolverà.
Come la scena priva di sostanza
Ora svanita
Tutto svanirà
Senza lasciare traccia.
Noi siamo della materia 
Di cui son fatti i sogni
E la nostra piccola vita
È circondata da un sonno” .
 
Lettura > Avvincente
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