Nelle pagine di questo libro, uno degli Interludi con musica de l’Epos, troviamo Giacomo Puccini in ospedale a Bruxelles, a un passo dalla fine.
Appisolato su una poltrona, nel dormieglia è incalzato dalle domande della prima e più celebre delle sue eroine: Manon Lescaut, creatura non di carne, sognata per tutta la vita come un ideale irrraggiungibile.
Manon, il primo amore, lo aspetta da trentun anni e gli rinfaccia il prezzo pagato dalle sue creature femminili − Mimí, Tosca, Cio-cio-san, Minnie, Turandot − per varcare la soglia dell’eternità. Costringe il Maestro a difendersi dall’accusa di averle sacrificate per egoismo, carnefice e mentore insieme.
Dal loro dialogo, immaginato da Diego Ziino, giurista con una radicata passione per l’opera lirica, emergono la storia del Maestro, le donne che ne costituirono la trama, a partire da Manon, seduttrice sedotta da un affascinante seduttore, avvinto e conquistato a sua volta.
AUTORE > Diego Ziino
TITOLO > Manon Lescaut mi chiamo
EDIZIONI > l’Epos; Collana > Interludi con musica II.
ANNO > 2012
PAGINE > 125
REPERIBILITÀ > In Rete, nelle biblioteche.
ICONOGRAFIA > Contiene, tra le altre, una foto di Rosa Storchio, memorabile interprete di Manon Lescaut e prima Cio-cio-san della storia di Madame Butterly al Teato alla Scala di Milano.
STRUTTURA DELL’OPERA > Quindici Capitoli inframmezzati da un’Iconografia di otto pagine, un Epilogo.
LUOGHI > Bruxelles.
PERSONAGGI STORICI > Giacomo Puccini, Elvira Bonturi (sua moglie).
UN BRANO > “Lei non muore mai, cortese damigella, lei è eterna come la passione… lei è tata soltanto creata ed è diventata una dea come le Grazie di Foscolo o le sue colleghe: Carmen, Violetta, Lulu, per citarne alcune, e vive in un suo mondo che né la ruggine né il tempo che tutto doma possono scalfire”.
Lettura > Avvincente